LETTERA AI LEADERS DELLA
CALABRIA
Gentilissimi Leaders della Regione Calabria,
delle sue Province e dei suoi Comuni,
Questo e` un messaggio sobrio, pesante ma di
importanza vitale per Voi che
siete responsabili per la protezione ed il benessere civile dei nostri
corregionali.
E` da due anni che studio assiduamente la storia dei terremoti nella nostra amata Calabria.
Purtroppo, questo studio approfondito
e` stato sia illuminante che allarmante. Se dalla storia abbiamo molto da imparare, e ben che si presti
abbondante attenzione a cio` che c’insegna riguardo i terremoti nella nostra
storicamente travagliata Regione.
Il sito della Protezione Civile della
Calabria ci ricorda che anche se negli ultimi decenni i forti terremoti
in Calabria sono stati assenti, la possibilita` che essi facciano una
drammatica e tragica ricomparsa e` molta alta. Ecco perche` essi ci
ricordano che la nostra Regione e` in pericolo di forti terremoti piu`di
qualsiasi altra Regione d’Italia.
La realta` storica elencata nella sezione,
“Terremoti in
Calabria” di questo sito evidenzia delle realta` piuttosto
preoccupanti:
1. I terremoti in Calabria possono essere “fortissimi”.
2. Essi
tendono a colpire tutta la regione calabra, oppure “vaste” zone della
regione.
3. Essi
tendono a colpire maggiormente durante i mesi freddi e piovosi.
4. I piu`
forti tendono a colpire le tre zone della Calabria alla media ogni 65 anni
circa. (Il Cosentino, il Crotonese ed il Basso Ionio sono stati colpiti un
po` piu` frequentemente). Gli ultimi piu` forti e piu`
estesi sono accaduti nel 1905, 1908 ed il 1947.
Il tutto
indica che la possibilta` di forti terremoti nel vicino futuro e` molto alta e che e` venuto il tempo per valutare la preparazione della Calabria
riguardante “forti” sismi, per poi procedere a colmare le lacune che esistono,
per far fronte alla loro eventualita` con relativo successo.
E` facile credere che in caso di forti terremoti la Protezione Civile sia capace ad
intevenire per aiutare i centri colpiti. Analizzando attentamente i fatti
storici, se si dovessero ripetere dei periodi tragici come nei secoli
passati, "l'altissima" intensita` delle scosse e la “vasta”
estensione di esse renderebbe l’intervento immediato dello Stato molto arduo
ed in molti casi impossibile.
Questo, secondo me, ci porta a concludere che ogni Comune deve
accettare la responsibilta` di prepararsi per l’eventuale possibilita` che
in caso di disastrosi ed estesi terremoti la Protezione Civile possa tardare a portare
aiuto per pochi o “diversi” giorni e che, anche se dovesse riuscire ad
intervenire, l’aiuto che potrebbe offrire ad ogni Comune sarebbe piuttosto
“limitato” ed “insufficiente”.
Inoltre, siccome storicamente i sismi piu`
forti tendono a colpire la nostra Calabria nei mesi freddi e piovosi, e
siccome in alcuni casi i terremoti hanno continuato il loro lavoro
distruttivo per settimane o mesi, (come evidenzia il periodo sismico del
1783), bisogna dar considerazione al fatto che possa sorgere immediatamente il bisogno di
dimore sicure e di cibo base per un periodo "prolungato", per
un numero notevole di persone.
Gentilissimi Leaders della nostra Calabria,
io spero che questa lettera renda vivida la realta` del possible pericolo
sismico nel prossimo futuro in tutta la Calabria e che essa crei in Voi una sobria riflessione sul
soggetto, seguita da una valutazione del livello di preparazione in ogni
centro ed, infine, che il tutto porti ad una risposta immediata per colmare le
lacune che possano ancora esistere.
Il
vostro fratello calabrese,
Prof. Michele Caputo
Toronto,
Canada
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