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«Servono
progetti di rilancio della storia»
L’antropologo Vito Teti traccia
il percorso per il recupero dei centri abbandonati
Oblio e abbandono dominano Nicastrello e su tantissimi altri “tesori di
Calabria” che meriterebbero di essere conosciuti. Ecco il parere
dell’antropologo Vito Teti.
Quali soluzioni, secondo lei,
potrebbero essere adottate per tirare fuori dallo stato di abbandono il
borgo di Nicastrello?
«Nicastrello, insieme con altri borghi abbandonati, ma anche ad antichi
mulini, a frantoi, a case rurali, potrebbe essere inserito in circuiti
turistico-culturali e in progetti di tutela della memoria che, magari,
potrebbero avere forti ricadute pratiche, anche a livello occupazionale.
Perché questo accada c'è bisogno di un progetto che impegni enti locali,
Provincia, Regione, associazioni culturali, pro loco, circoli, e anche
privati imprenditori, ristoratori e così via».
Qual è la strada da percorrere
al fine di valorizzare e incrementare il patrimonio artistico e
culturale di questa zona?
«Direi che, vista la rilevanza storico-archeologica della zona, sarebbe
auspicabile che studiosi, amministrazione comunale, Soprintendenza
archeologica, si facessero promotori di una mirata campagna di scavi,
soprattutto in prossimità del bosco “Fellà”, in basso a Nicastrello,
dove si ergono, sepolti tra le spine e gli alberi, ruderi imponenti, che
potrebbero consegnarci una qualche sorpresa, utile anche per conoscere
meglio la storia di questi nostri paesi. Attraverso la ricerca
storico-antropologica, la creazione di itinerari turistico-culturali, la
valorizzazione di mestieri e prodotti scomparsi, forse, l'abbandono
potrebbe trasformarsi in risorsa, in occasione di rivitalizzazione di
paesi che debbono costruire il loro futuro basandosi sulla bellezza del
paesaggio, sulle tradizioni che parlano di un'identità mobile, sul
valore dell'accoglienza e dell'ospitalità».
Dunque…
«C'è senz’altro bisogno di fiducia, di speranza e di invertire linee di
tendenza che hanno mortificato paesi che ancora continuano ad affermare
l’esigenza di una nuova vita».
ANDREA FERA
Calabria Ora, giovedì. 12
luglio 2007 |
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