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ANTONIO CAPUTO

Antonio e` nato a Capistrano il 1949 in una  famiglia numerosa. Fu colpito ad una tenera eta` da una grave forma di tubercolosi ossea e a causa di cio` ha passato diversi anni della sua gioventu` in vari ospedali Italiani. Dopo numerose cure e` riuscito ad ambientarsi in modo quasi normale, rimanendo nel contempo invalido al 80%. Antonio e` il proprietario della cartolibreria di Capistrano e si diletta a scrivere  poesie e libri . Alcuni suoi libri sono, I Mali Della Societa` che Spingono al Delitto, Delle Tristi Verita` Scritte da un Giornalaio, e La Sanita` Alla Sbarra.

 
     
 
 
 

IL TRAMONTO

Guardo intorno a me e vedo sulle colline

e nelle vallate scendere le ombre della sera;

Il sole illumina con i suoi raggi rossi e bianchi;

Prima che il sole scende dietro ai monti

ho qualcosa da guardare;

Mentre il mio cuore batte veloce la mia mente

si accosta dinanzi a tutte le cose;

E` tanto bello guardare intorno prima che il buio

si impadronisce del poco mondo che mi circonda;

La mia sola visione non e` sufficiente per descrivere

cio` che ho attorno;

Perche` anche lo sguardo ha il suo limite di lontananza.

 

 
 
   

IL DOLORE E LA VITA

Nella notte e` sceso il silenzio

ed io con il cuore stanco a battere.

Nel mio pensiero passa un lontano ricordo

mentre i miei occhi rimangono pietrificati;

perche` il buio della vita ha oltrepassato i tempi;

E ho assaporato i giorni amari con indifferenza;

Un sapore amaro ho assaporato nelle labbra

perche` il  destino ha deciso con rabbia;

Ora cammino nel tempo in cerca di una vita enesistente;

perche` il tempo corre veloce e non attende il mio proposito;

E` disperso rimango nel mondo circondato da un pericolo

di fuoco tondo;

Finche` morte arrivera`  e l'anima chi sa apparira` nell'aldila`.

 

 

 
 
   
 

CONSIGLI AL PERSONALE OSPEDALIERO

 
 

(TRATTI DAL LIBRO SANITA` ALLA SBARRA, DI ANTONIO CAPUTO)

 

“…quando una persona ha un difetto fisico, prova un senso d’inferiorita` verso gli altri e, quanto per citare un esempio, quando cammina per la strada, in mezzo alla folla, vorrebbe nascondere questa sua menomazione fisica; ma e` una cosa impossibile, specie se rimarcata.”

“ Tutta la societa` deve collaborare, pertanto, al fine di aiutare questi sfortunati a risollevarsi, specie chi ha la speranza nell’attesa di un futuro diverso e un mondo migliore.”

“Cercate di immedesimarvi un po` di piu` nella sofferenza degli ammalati, per capire veramente cos’e` che li tormenta; cercate di portare un po` piu` luce nell’oscurita` che avvolge ognuna di queste vittime di un crudele destino.”

“Quando l’ammalato discute con il personale medico e paramedico di cose personali che, per lui, sono molto importanti, se nessuno gli da retta e` chiaro che viene distrutto moralmente e si sente, cosi ‘, umiliato , distrutto, deluso.”

“Tutti gli esseri umani dovrebbero avere questi pregi. Comprensione verso gli altri, bonta` gentilezza, senso di umanita` educazione, amore altruismo e, sopratutto, avere il coraggio di accettare la vita per quell che e`.”

“Ma tutti sappiamo che dobbiamo accettare il bene e il male, perche` sono due cose saldamente legate alla vita.”

“Bisogna cercare di spegnere il fuoco che brucia lentamente nella persona che soffre. Soltanto una parola basta per spegnere questo fuoco che divora chi soffre , chi e` ammalato.”

“ Negli ospedali gli ammalati sono degli oggetti in mano a gente sconosciuta che li aiuta fino a un certo punto soltanto per il 27 di ogni mese.”

“E` qui negli ospedali che bisogna aiutare di piu` di ogni altro posto sopratutto I menomati fisici che devono affontare piu` volte un mondo difficile e ostile…”

“Qui negli ospedali che bisogna prepararli per affrontare la la vita esterna non bisogna essere troppo rigidi, tanto meno autoritari, e non bisogna usare la disciplina militare o dimenticare che si tratta di un ospedale.”

 

 
     
 

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